Bassorilievi

“Il trionfo di Agilulfo” bronzo dorato 591 d.C.

La lamina è una decorazione di un elmo. Al centro il re longobardo Agilulfo siede in trono, ripreso frontalmente con la mano sinistra mentre stringe una spada e con la mano destra in posizione di adlocutio in modo da intimare il silenzio prima di un discorso solenne. Secondo altri studiosi il re è pronto per ricevere le offerte. Ai lati due guerrieri con armature e con elmi conici, lance e scudi rotondi. Convergono verso il gruppo centrale due vittorie alate. Entrambe impugnano con una mano una cornucopia e con l’altra uno stendardo. Ciascuna vittoria precede un gruppo di due persone che sembrano uscire da una torre stilizzata simbolo di una città. Il primo compie un gesto di riverenza e di offerta, mentre il secondo porge al sovrano una corona sormontata da una croce.

Le figure costruite senza tener conto della profondità spaziale, sembrano prive di peso, ma nonostante questo, i personaggi, dai volti volutamente espressionistici, sono rese con un modellato che ridà un certo senso plastico e, nella minuta descrizione dell’abbigliamento, rivela un intento naturalistico. La scena è perfettamente simmetrica.

ALTARE DI RATCHIS

Altare di Ratchis: “Cristo in Maestà” 749 d.C. bassorilievo in pietra 144x90x80 cm.

L’ altare di Ratchis è una lastra a bassorilievo con quattro pannelli che rappresentano: “Cristo in Maestà”, “Visitazione”, “Adorazione dei magi”, “Simboli”. Questo altare è un esempio di scultura longobarda.

Il primo pannello rappresenta Gesù in posizione centrale in ascesa verso il cielo, all’interno di una mandorla. La mandorla che racchiude Gesù è ottenuta dall’intersezione di due cerchi che simboleggiano due dimensioni: divina e terrena. Gesù mostra il segno della crocifissione di una mano, con l’altra mano tiene il cartiglio delle sacre scritture. Gli angeli che portano la mandorla sono rappresentati in volo con volto frontale e corpo di profilo. Gli arti sono allungati in modo irreale. Vi sono alcune decorazioni di fiori, stelle, piante. La scena è perfettamente simmetrica.

Costruzione geometrica della mandorla
Altare di Ratchis: “Adorazione dei magi”

Questo pannello rappresenta l’adorazione dei magi, infatti Maria è rappresentata seduta in trono con Gesù bambino. I magi rappresentati di profilo portano le offerte, un angelo guida la scena. Accanto a Maria vi è una donna, secondo alcuni critici è la cugina S. Elisabetta, secondo altri studiosi è la madre di Maria: S. Anna. Maria, Gesù, l’angelo e la santa guardano l’osservatore con un volto inespressivo. Le figure sembrano caotiche, ma sono bilanciate ed esprimono equilibrio. La scena è lievemente asimmetrica.

Altare di Ratchis: “Visitazione”

In questa scena è rappresentato l’ abbraccio fra Maria e S. Elisabetta. Maria è rappresentata con una croce in fronte e da un punto di vista gerarchico è rappresentata con dimensioni più grandi. S. Elisabetta e la Madonna non sono raffigurate frontalmente, ma voltate di 3/4. Risaltano le decorazioni e i vestiti con fitte pieghe.

Altare di Ratchis: “Simboli”

In quest’ ultimo pannello sono rappresentati i simboli della crocifissione: croci ed un’ancora.