Basilica di S. Apollinare Nuovo

Mosaico: “La processione dei martiri” Basilica di S. Apollinare (Ravenna)
Mosaico: “La processione delle sante” Basilica di S. Apollinare (Ravenna)

Le processioni di Martiri e Sante evidenziano alcuni dei caratteri dell’arte bizantina propria dell’ Impero d’oriente quali la ripetitività dei gesti. Inoltre vi sono la preziosità degli abiti e la mancanza di volume (con il conseguente appiattimento delle figure). Si notano la fissità degli sguardi, l’impiego degli elementi vegetali a scopo puramente riempitivo e ornamentale. I due cortei dei santi e delle sante, sono di gusto più orientaleggiante, più bizantini. I paesaggi non esistono più, rimangono solo pochi elementi simbolici. Le figure non hanno più volume, hanno contorni che le appiattiscono. Tutte le forme sono geometrizzate, i gesti sono convenzionali.
Non si cerca più la somiglianza con la natura, ma un’immagine fantastica, irreale, spirituale.
Si punta sull’effetto ritmico, sui colori vivaci e le decorazioni ricche.
Non si rappresenta la realtà ma un mondo superiore: quello paradisiaco, dove non esiste la materia, ma solo lo spirito. E tutto è permeato dalla presenza divina.

MADONNA IN TRONO CON BAMBINO

Mosaico: “Madonna in trono con bambino” Basilica di S. Apollinare (Ravenna)

In questo mosaico la Madonna è rappresentata frontalmente in posizione centrale. L’espressione del volto è severa ed è evidente la fissità dello sguardo. Il gesto della mano con le tre dita sollevate rappresenta la benedizione latina. Maria tiene il bambin Gesù sulle ginocchia. Il volto di Gesù è sovrappensiero. La preziosità di gemme e oro è tipica dell’arte bizantina.

IL PALAZZO DI TEODORICO

Mosaico: “Palazzo di Teodorico” Basilica di S. Apollinare (Ravenna)

Sulla parete di destra è raffigurato il famoso Palazzo di Teodorico riconoscibile dalla scritta latina PALATIUM nella parte bassa del timpano.Tra una colonna e l’altra sono tesi dei drappeggi bianchi decorati in oro, che coprono le ombre di antiche figure umane rimaste dopo che una parte del mosaico fu condannata alla distruzione. Tutte le figure umane quasi certamente Teodorico stesso e membri della sua corte sono state cancellate. Si notano ancora le ampie parti di un altro colore a riprova di una ricostruzione avvenuta in un altro momento e le tracce sulle colonne bianche, dove spuntano delle mani.

Le colonne che sorreggono gli archi del palazzo sono slanciate e terminanti con capitelli in tipico stile composito. Sopra gli archi, che riportano motivi di angeli che tendono festoni floreali, si trova una lunga serie di archetti bassi protetti da parapetti, e sormontati dal tetto di tegole. Questo doveva probabilmente essere un lungo terrazzo coperto.