Statue

“Statua equestre di Marco Aurelio” bronzo, 4 m. Musei Capitolini (Roma)

Nel complesso l’arte romana si differenzia dall’idealizzazione dell’arte greca per un accentuato realismo volto a studiare la psicologia dei personaggi ritratti. La scultura romana segue un’ interessante evoluzione. Inizialmente i romani eseguirono il ritratto realistico. Successivamente il ritratto divenne maggiormente celebrativo. Questa statua originariamente in bronzo dorato rappresenta l’imperatore Marco Aurelio. Il chiaroscuro è notevole, ma prima gli effetti della luce erano ancora più intensi. L’espressione del volto è solenne. Il gesto di pace esprime serietà. La scultura ha una funzione celebrativa.

TOGATO BARBERINI

“Patrizio romano con antenati” marmo, 46,4 cm (Roma)

Questa statua è un esempio di ius imaginum ossia il diritto alle immagini degli aristocratici romani di conservare le maschere di cera, ricavate con il calco dal volto dei propri antenati, in casa. Le maschere venivano indossate ai funerali per sottolineare la somiglianza con l’antenato. Successivamente si decise di creare il busto di marmo contrario però alle regole greche, sempre, alla ricerca della perfezione. Questa scultura dall’espressione rigorosa rappresenta un patrizio romano appartenente alla lussuosa famiglia dei Barberini con il volto realistico di due antenati. I tratti sono molto dettagliati. Il virtuosismo nei panneggi della toga derivano dall’arte greca. Il piedistallo a forma di palma dona equilibrio alla scena.

IMPERATORE AUGUSTO

“Augusto” marmo, 204 cm. Musei Vaticani (Città del Vaticano)

Questa statua rappresenta l’imperatore Augusto nel momento in cui intima il silenzio alle truppe alzando il braccio. L’espressione del volto è realistica, la corazza militare ed il mantello donano forza e sobrietà alla statua. Ai piedi Eros è raffigurato su un delfino per omaggiare la dea Venere nata dall’acqua. La statua ricorda il Doriforo di Policleto, ma a differenza di quest’ultima dove la testa è 1/8 del corpo per esprimere una maggiore forza fisica, questa invece presenta una testa più grande, è infatti 1/7 del corpo per sottolineare la forza della testa sulla forza fisica.

L’armatura rappresenta in alto al centro la personificazione del cielo nel carro solare, di lato il carro di Aurora, nel lato opposto la personificazione del sole e della luna. Al centro il re del popolo dei parti: Fraate IV che restituisce le insegne militari romane al personaggio con ai piedi un lupo che potrebbe essere il Gen. Tiberio oppure l’imperatore Augusto o il dio della guerra Marte. Ai lati due donne una con uno strumento musicale, l’altra con una spada personificazione di due provincie conquistate. Al di sotto di questa scena sono raffigurati Apollo, dio della giovinezza e della bellezza, su un grifone e Diana, dea della caccia, su una cerva. Al di sotto di questa scena è raffigurata distesa la dea terra con due neonati ed una cornucopia piena di frutta e fiori.

TESTA COLOSSALE DI COSTANTINO

“Costantino” marmo, 260 cm. Museo dei Conservatori (Roma)

La funzione celebrativa dell’imperatore è sottolineata dalle statue colossali. La statua di Costantino è di 12 m. in marmo e bronzo. Si presume fosse rappresentato seduto, a giudicare dai resti. In mano teneva lo scettro che terminava con una croce.

La testa, che originariamente era ornata da una corona metallica, è grandiosa e solenne. Presenta i caratteri dell’arte romana di quell’epoca, con le tendenze di stilizzazione e semplificazione delle linee. Il volto è squadrato, con capelli e sopracciglia resi con incisioni nel marmo del tutto innaturali. Gli occhi sono grandi, quasi smisurati, con la pupilla ben marcata mentre guarda verso l’alto. Lo sguardo fisso dell’Imperatore sembra scrutare l’ambiente circostante e dona al ritratto un’apparenza di austerità ultraterrena. I capelli sono trattati come un’unica massa solcata profondamente dalle striature che separano alcune ciocche. Il naso è aquilino, le labbra lunghe e sottili e il mento sporgente.